News

Come l'energia solare può alimentare l'Italia senza consumare più suolo

21/04/2021

Enzian Office, Bolzano. Il fabbricato è in gran parte ricoperto di moduli fotovoltaici, integrati nelle facciate in vetro (Credits: Eurac Research)
Enzian Office, Bolzano. Il fabbricato è in gran parte ricoperto di moduli fotovoltaici, integrati nelle facciate in vetro (Credits: Eurac Research)

E' stata pubblicata il 20 aprile, su Nature, la lettera di Massimo Mazzer (Cnr-Imem), referente italiano nell'Implementation Working Group sul Fotovoltaico del SET Plan Europeo, e David Moser, Responsabile R&D sul Fotovoltaico di EURAC Research, volta a evidenziare il contributo che ricerca e innovazione possono dare alla transizione energetica verso le rinnovabili nel nostro Paese, mettendo in evidenza la potenzialità del Fotovoltaico integrato negli edifici: Come l'energia solare può alimentare l'Italia senza consumare più suolo (nature.com)

Il contesto è quello di un'iniziativa intrapresa a livello nazionale già a partire dal 2017, con la costituzione di specifici gruppi di lavoro misti, composti esperti del mondo della ricerca e industriale, con l'intento di definire il contributo Italiano all'Implementation Plan del SET Plan Europeo. Un lavoro che ha prodotto risultati molto importanti sul piano del possibile rilancio di tutta la filiera industriale del fotovoltaico (compresa la parte alta) di importanza strategica per l'Italia e l'Unione Europea, nell'ottica della transizione energetica alle rinnovabili e del raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas climalteranti da parte del nostro Paese.

Nel novembre 2017, infatti, l'Implementation Plan, nel quale le proposte italiane erano state integrate con quelle degli altri Paesi Membri della Energy Union, è stato approvato dal massimo organo di gestione del SET Plan con il voto anche dei nostri coordinatori nazionali, e nel 2019 ha preso il via un progetto europeo "PV IMPACT", promosso dalla ETIP-PV e finanziato dalla Commissione proprio per facilitare le attività di esecuzione e monitoraggio dello stato di avanzamento del Piano. Uno degli output del progetto è stata la pubblicazione, a luglio 2020, di un documento intitolato "A Strategic Plan for Research and Innovation to Relaunch the Italian Photovoltaic Sector and Contribute to the Targets of the National Energy and Climate Plan", frutto della consultazione di tutti gli stakeholders nazionali del settore, e contenente un vero e proprio piano esecutivo con obiettivi, task e budget, e strumenti operativi. Il documento, pubblicato sul sito di PV IMPACT,  è stato consegnato a MISE e MIUR.

Oggi, uno dei temi che tutta la comunità di R&I del settore ritiene fondamentale, al punto da diventare centrale nella proposta strategica citata sopra,  è come sostenere l'espansione della potenza fotovoltaica installata, senza ricorrere ad ulteriore consumo di suolo: quest'ultimo, infatti, viene spesso citato come uno dei problemi più gravi ed inevitabili del fotovoltaico su larga scala. Poiché in questi giorni si sta discutendo di questo problema, sui tavoli politici ed istituzionali, nell'ottica di stabilire quale debba essere il ruolo di questa tecnologia nel nuovo Piano Integrato Energia e Clima e, soprattutto, nell'ambito del Recovery Plan, la lettera rappresenta una ulteriore voce dibattito pubblico, rappresentativa di coloro che hanno contribuito alla scrittura del Piano Strategico, per chiarire quanto ampie, diversificate e convenienti siano le potenzialità del fotovoltaico integrato nelle infrastrutture esistenti (a partire dagli edifici) nel nostro Paese.

Per informazioni:
Massimo Mazzer
Cnr - Imem
massimo.mazzer@cnr.it

Vedi anche:

Immagini: