Back

L’istituzione del CNR affonda le sue radici nella prima guerra mondiale e nella cooperazione tecnico-scientifica in campo industriale e militare, quando comincia a farsi strada nel Paese una maggiore sensibilità verso la ricerca in campo scientifico.

Un provvedimento del 1919, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 17 febbraio, sancisce il primo passo per la costituzione dell’ente che avviene di fatto il 18 novembre del 1923.

Durante i primi anni il Consiglio Nazionale delle Ricerche cambia spesso sede e viene ospitato prima presso l’Accademia dei Lincei e in seguito presso il Ministero dell’Istruzione.

La nuova sede del CNR, fortemente voluta da Benito Mussolini e per la cui realizzazione promuove una speciale legge finanziaria (3 Aprile 1933, n. 377), viene costruita negli anni Trenta del Novecento. L’area scelta, donata da Mussolini, presenta una posizione strategica. Posto al termine del viale del Policlinico, il nuovo palazzo del CNR viene costruito in significativa connessione con la Città Universitaria e con il Ministero dell’Aeronautica, nel piazzale delle Scienze (oggi piazzale Aldo Moro).

Il progetto, diretto da Antonio Carlini, fu affidato al Comitato Nazionale per l’Ingegneria sotto la supervisione di una commissione appositamente costituita, presieduta dal senatore Luigi Cozza (1867-1955) e composta dal prof. Ugo Frascherelli e dall’on. Edmondo Del Bufalo.

Alto nella sua possente architettura razionalista, ideata dall’architetto Dagoberto Ortensi (1902-1975), il nuovo palazzo viene inaugurato il 20 Novembre 1937 alla presenza del Governo e di Mussolini che, nella stessa occasione, nomina ufficialmente Pietro Badoglio nuovo presidente del CNR e successore di Guglielmo Marconi.

Il piano terra ospita un ampio atrio, sale d’aspetto e di lettura, una sala per i colloqui, gli uffici dell’amministrazione e la biblioteca che porta il nome di Marconi e che costituisce la principale biblioteca italiana della scienza e della tecnica.

Negli anni Trenta avevano sede qui anche la redazione del periodico La Ricerca scientifica, organo ufficiale dell’Ente fondato nel 1930 e un archivio. Quest’ultimo, definito il “Documentario dei primati scientifici e tecnici italiani”, custodiva  plastici di opere realizzate dall’epoca romana all’età contemporanea, numerosi modelli di apparecchi e cimeli legati al mondo della Scienza.

Il primo piano ospita il grande salone affrescato del Consiglio, le sale riunioni, la Presidenza, uffici e archivi.

Oggi il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) è il più grande ente pubblico di ricerca in Italia, investiga e studia su tutti i domini scientifici; dispone di strutture e laboratori sull'intero territorio nazionale e in alcune zone chiave del mondo: dall'Artico all'Antartico, dall'Everest all'Iraq.

Vi lavorano oltre ottomila persone che a vario titolo sono impegnate in attività di ricerca, studio, trasferimento e innovazione tecnologica.

Nell'ultima edizione del World Report sulla qualità e produttività scientifica, pubblicata nel 2012 dalla Scimago Institutions Rankings, il CNR occupa il ventunesimo posto a livello internazionale, mentre a livello comunitario e nazionale rispettivamente il quinto e il primo.

Back