Tipo di prodotto | Materiale didattico |
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Titolo | LANGUAGE LEARNING AND DYSLEXIA IN THE MULTILINGUAL SOCIETY |
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Anno di pubblicazione | 2014 |
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Autore/i | C. Cappa, L. M. Collerone, J. Fernando, S. Giulivi |
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Affiliazioni autori | °ISAC-CNR Modulo di ricerca "Metodologie e tecnologie didattiche per i disturbi specifici dell'apprendimento" (Turin- Italy), Laboratorio di fisiologia della Comunicazione IFC-ILC CNR (Pisa, Italia)
* Università di Messina
** British Dyslexia Association
*** Department of Teaching and Learning - SUPSI (Locarno Switzerland) |
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Autori CNR e affiliazioni | |
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Lingua/e | |
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Sintesi | During the European Council which took place at Lisbon in March 2000, a plan
was issued (the Lisbon Strategy) to "support the employment, the economic
reforms and the social cohesion into a knowledge-based economic context", and
it focussed on the relevance of raising the cultural level. This perspective points
to the key role of a good education and the learning of two foreign languages,
over and above the mother-tongue, as a crucial element. The study of languages should not be considered as a self-contained activity, but
as a primary element for permanet education and, particularly, for education to
citizenship. This should apply even when objective or subjective "obstacles" are
present, like for example a specific learning disability.
If correct methodological choices are made "there is no reason why dyslexic
students cannot learn, at least at a basic level, another language or more
languages" (Gabrieli & Gabrieli, 2008, p.14), provided that such choices are
oriented towards the identification of strategies compatible with different
cognitive styles and not the identification of different learning objectives.
School curricula should then provide an inclusive teaching approach which
can ensure the right to education for everyone and guarantee that everyone
can realize their potential in the professional and social environment,
reducing possible emotional or relational problems.
The plurilingual background of the learner, a condition increasingly frequent
in today's society, should be considered as a resource and not as an obstacle
to strong learning.
As Daloiso writes (2011)
"Language is the mirror and vehicle for the culture of the people who speak it,
and is inseparable from the language-culture binomial; from the comparison with
"other" cultures, students will learn not only to appreciate their culture of origin,
but also to be open, respectful and curious towards people belonging to "other"
cultures.
Unfortunately, the linguistic repertoire of the learner is often ignored and
languages are taught apart from each other. This prevents the learner from
acquiring a united, transversal and complex competence, that redefines his/
her identity and becomes part of it. |
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Lingua sintesi | eng |
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Altra sintesi | Nel corso del Consiglio d'Europa svoltosi a Lisbona nel Marzo 2000 è stato
emanato un piano (Strategia di Lisbona) per "sostenere l'occupazione, le
riforme economiche e la coesione sociale nel contesto di un'economia basata
sulla conoscenza", che ha posto l'accento sull'importanza di innalzare il livello
culturale. In questa prospettiva, è stato evidenziato il ruolo centrale ricoperto da
un'efficace politica dell'istruzione, in cui l'apprendimento delle lingue straniere,
in particolare di due lingue straniere oltre alla lingua madre, si configura come
elemento cruciale. Lo studio delle lingue non deve essere visto come fine a se stesso, ma come
elemento fondamentale della formazione della persona e in particolare del
cittadino, anche in presenza di "ostacoli" oggettivi e soggettivi, come ad esempio
un disturbo specifico dell'apprendimento.
Se si compiono le scelte metodologiche giuste, "non c'è alcun motivo per cui uno
studente dislessico non possa imparare, almeno ad un livello base, un'altra lingua
o anche più lingue" (Gabrieli, 2008, p.14), purché tali scelte siano orientate non
all'individuazione di obiettivi diversi, ma all'utilizzo di strategie compatibili con stili cognitivi differenti.
Il curricolo scolastico dovrebbe dunque prevedere un approccio didattico
inclusivo, che garantisca a tutti il diritto all'istruzione, assicurando così
la possibilità di esprimere le proprie potenzialità in ambito sociale e
professionale, riducendo eventuali disagi di tipo emozionale e relazionale.
Anche il background plurilingue di chi apprende, condizione questa sempre
più frequente nella società odierna, dovrebbe essere considerato non come
un ostacolo per un apprendimento efficace, ma come una ricchezza.
Come si legge in Daloiso (2011): la lingua è specchio e veicolo della cultura del popolo che la parla, ed è
inscindibile il binomio lingua-cultura; dal confronto con una cultura "altra" lo
studente imparerà non solo ad apprezzare la propria cultura di appartenenza
ma anche ad essere aperto, rispettoso e curioso verso "l'altro"
Purtroppo i repertori linguistici dei discenti vengono spesso ignorati e
le lingue insegnante 'separatamente' l'una dall'altra. Ciò impedisce la
formazione di una competenza unitaria, complessa e trasversale che
ridefinisca l'identità di chi apprende diventandone parte integrante. |
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Lingua altra sintesi | ita |
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Parole chiave | TEACHING, LEARNING, FOREIGN LANGUAGES, dyslexia |
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Link (URL, URI) | http://www.dyslang.eu/elearning/pdf/module-4_.pdf |
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Note/Altre informazioni | http://www.dislessiainrete.org/dyslang/dyslang-moduli-e-materiale.html |
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Strutture CNR | - IFC — Istituto di fisiologia clinica
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Moduli CNR | - |
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Progetti Europei | - |
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Allegati | - LANGUAGE LEARNING AND DYSLEXIA IN THE MULTILINGUAL SOCIETY
Descrizione: STRATEGIES, METHODS, APPROACHES TO TEACHING/LEARNING
A FOREIGN LANGUAGE - APPRENDIMENTO DELLE LINGUE E DISLESSIA NELLA SOCIETÀ MULTILINGUE
Descrizione: metodologie approcci e strategie didattiche per l'insegnamento/apprendimento delle lingue straniere
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