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Siciliano R.A., Cacace G., Mazzeo M.F., Malorni A., Morelli L., Elli M., Rossi M. (2008)
Approcci proteomici per lo studio dei meccanismi di aggregazione in batteri probiotici
in Protemicro -mini workshop di Proteomica Microbica, Torino, 7 Febbraio 2008
"^^rdf:HTML ; pubblicazioni:autori "Siciliano R.A., Cacace G., Mazzeo M.F., Malorni A., Morelli L., Elli M., Rossi M."^^xsd:string ; pubblicazioni:affiliazioni "Centro di Spettrometria di Massa Proteomica e Biomolecolare, Istituto di Scienze dell'Alimentazione del CNR, Avellino, Italy\nb Laboratorio di Immunobiologia, Istituto di Scienze dell'Alimentazione del CNR, Avellino, Italy\nc AAT-Advanced Analytical Technologies S.r.l., spin off company of Universit\u00E0 Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza, Italy"^^xsd:string ; pubblicazioni:titolo "Approcci proteomici per lo studio dei meccanismi di aggregazione in batteri probiotici"^^xsd:string ; prodottidellaricerca:abstract "I probiotici sono microrganismi che, ingeriti in opportune quantit\u00E0, esercitano un effetto positivo sulla salute dell'ospite, con il risultato di rafforzare l'ecosistema intestinale. I probiotici sono in grado di rafforzare le difese immunitarie ed ostacolano lo sviluppo di molti microrganismi dannosi. Per esercitare la loro funzione i microrganismi probiotici devono essere in grado di attraversare vivi e vitali la barriera gastrica e di aderire alle cellule epiteliali della mucosa in modo da poter colonizzare il tratto gastro-intestinale (1).\nAlcune specie di lattobacilli, tra cui L. acidophilus, L. johnsonii e L. plantarum,hanno riconosciute propriet\u00E0 probiotiche e, recentemente, il sequenziamento del loro genoma ha dato l'avvio a studi di genomica funzionale importanti per chiarire molti aspetti della loro fisiologia e del loro metabolismo e per identificare componenti batteriche potenzialmente coinvolte nei processi di interazione e adesione cellulare (2, 3).\nPer comprendere i meccanismi molecolari coinvolti nei processi di aggregazione in L. crispatus, una specie batterica che presenta caratteristiche probiotiche, \u00E8 stato condotto uno studio proteomico comparativo analizzando un ceppo \\\"wild type\\\" (M247) e un ceppo mutante isogenico (Mu5) che ha perso la capacit\u00E0 di autoaggregare (4), necessaria per l'adesione alle mucose gasato-intestinali. \nE' importante sottolineare che il genoma di questo microrganismo non \u00E8 stato sequenziato e pertanto le proteine di interesse, separate mediante elettroforesi bidimensionale, sono state identificate integrando la strategia del \\\"Peptide Mass Fingerprint\\\" e quella della \\\"sequence-tag\\\", sulla base di sequenze di proteine omologhe, gi\u00E0 annotate in banche dati, espresse da lattobacilli filogeneticamente vicini.\nRisultati di questo studio mostrano che il ceppo \\\"wild type\\\" M247 esprime una minore quantit\u00E0 di enzimi coinvolti nel trasporto e nel metabolismo dei carboidrati e degli ammino acidi e ci\u00F2 pu\u00F2 essere correlato alla formazione di aggregati cellulari che sono sottoposti a una ridotta disponibilit\u00E0 di nutrienti. Infine, \u00E8 stato evidenziato che M247 esprime una maggiore quantit\u00E0 della proteina Elongation Factor Tu, lasciando quindi ipotizzare che questa abbia un ruolo specifico nei meccanismi di aggregazione in L. crispatus."@it ; prodottidellaricerca:prodottoDi modulo:ID2629 , istituto:CDS076 , modulo:ID2631 ; pubblicazioni:autoreCNR unitaDiPersonaleInterno:MATRICOLA10722 , unitaDiPersonaleEsterno:ID4898 , unitaDiPersonaleInterno:MATRICOLA18638 , unitaDiPersonaleInterno:MATRICOLA13647 , unitaDiPersonaleInterno:MATRICOLA705 .